Scuola di danza

Olio su tela (cm. 49 x 59) e su cornice in legno (cm. 62 x 72).

Il movimento del corpo nella danza, quale mezzo straordinario di comunicazione di sentimenti ed emozioni.

Due sono i piani di lettura. Da un lato la pura rappresentazione didascalica, in cui predomina la figura centrale della ballerina matura, che si intreccia, in vortici di aria e di colore, in una luce irreale, con le figure danzanti, meno definite e lontane, delle allieve.
Le ballerine che si esercitano sembrano ricercare l’unisono con la loro musa al centro della scena. I toni caldi esprimono la positività e l’energia che dal corpo umano danzante si sprigionano, e che raggiungono l’acme nella forza espressiva della ballerina in prima piano, ritratta in un’aura di fuoco.
Un secondo piano di lettura è più simbolico: il salto nel vuoto della prima ballerina vuol rappresentare lo slancio vitale dell’uomo, il bisogno eterno di uscire “fuori” da se stesso, di comunicare con il soprannaturale. Mentre si potrebbe dire che le figure minuscole sullo sfondo altro non rappresentano che il tentativo goffo dell’uomo di afferrare, di piegare, di rendersi protagonista di una quotidianità ancora sfuggente.
Al centro il corpo femminile, capace da solo di evocare la grandezza della creazione. Un corpo aggraziato in cui si riflette la bellezza della natura, si esprimono i sentimenti più puri, si perpetua il miracolo della vita.
Nella danza, nella ricerca di bellezza e di armonia, nella ricerca della perfezione, la sublimazione della sua essenza.

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